Descrizione del gioco:
Il vento sospirava attraverso le sale vuote del castello, il suo canto lugubre era l'unico compagno dei passi solitari di re Elwin. Un tempo, queste camere echeggianti traboccavano di risate e di vita, ma una maledizione malevola si era diffusa nel regno, lasciandolo come unico e triste erede. Anni di ricerca di una soluzione avevano reso la sua barba sale e pepe, il suo sorriso un lontano ricordo. Ma oggi, un barlume di speranza balenò nei suoi occhi infossati. Un arazzo sbiadito sussurra di una leggenda dimenticata: un corno magico, nascosto nelle labirintiche profondità del castello, con il potere di spezzare la maledizione. La speranza, a lungo dormiente, spiegò le sue ali nel suo petto. Il castello, un tempo monumento alla disperazione, divenne uno scrigno di possibilità. La sua ricerca iniziò nella biblioteca ricoperta di ragnatele, decifrando antiche pergamene che parlavano del bagliore celestiale del corno. Granelli di polvere danzavano nei raggi di sole che perforavano le vetrate colorate, come testimoni silenziosi della sua determinazione. Seguì indizi criptici incisi su armature polverose, le cui visiere vuote riflettevano il suo desiderio di compagnia. Salì scale tortuose, i cui gradini erano levigati da generazioni di piedi dimenticati. Passaggi segreti, nascosti dietro arazzi troppo cresciuti, si rivelavano al suo tocco, come se desiderassero essere riscoperti. In un giardino nascosto, soffocato dai rovi, trovò una rosa pietrificata, i suoi petali scintillanti di una luce eterea: un indizio che conduceva a una torre illuminata dalla luna dove potrebbe risiedere il corno. Ogni scoperta, ogni passo verso il leggendario corno, scalfiva la solitudine che aveva incrostato il suo cuore. Il castello, un tempo tomba di ricordi, divenne una tela per la sua rinnovata speranza. Pulì le ragnatele, lucidò le armature, canticchiò melodie dimenticate, il suono riempì le sale echeggianti per la prima volta dopo anni. Alla fine, nella torre illuminata dalla luna, si rivelò il corno. Non come una grande fanfara, ma come un semplice corno di pastore, annidato in una melodia dimenticata incisa sul muro. Mentre soffiava sull'ottone corroso, un'onda di luce calda si diffuse verso l'esterno, dissolvendo la maledizione come ragnatele all'alba. Il castello, per tanto tempo silenzioso, esplose in un gioioso clamore. Il vento che un tempo cantava ninne nanne malinconiche, ora trasportava le risate dei cittadini di ritorno. Il regno, rinato dalle ceneri della solitudine, prosperò ancora una volta. E Re Elwin, non più un re dal guscio vuoto, governava una terra brulicante di vita, con il cuore pieno della musica della speranza e della gioia di un regno ritornato. Per il suo coraggio, la sua resilienza e la sua speranza eterna, il regno di Re Elwin divenne una leggenda sussurrata di generazione in generazione. Una testimonianza del potere di un piccolo corno, del coraggio di un re e della magia duratura della fede.
Comandi del gioco:
Giocatore 1:
Movimento e tasti freccia e/o e tasti W, A, S, D e attivazione di clacson e tasti barra spaziatrice
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